Roma, 4 lug. - "Google legge le nostre email. Facebook ha permesso la manipolazione della nostra percezione. E a ben vedere l'abuso di intercettazioni non era altro che l'anticamera del futuro. Il fatto che Google abbia consentito ai suoi sviluppatori di leggere la nostra posta Gmail è ulteriore dimostrazione di quanto la nostra privacy e la nostra comunicazione ai tempi del web siano facilmente violabili". Lo scrive su Facebook Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia e vice presidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni alla Camera, commentando una notizia riportata dal Wall Street Journal secondo cui gli sviluppatori di app esterne a Google possono leggere i messaggi di posta elettronica inviati con Gmail. "Il mio primo atto da parlamentare di questa legislatura è stato di chiedere l'istituzione di una Commissione di Inchiesta guidata dall'opposizione sull'utilizzo che soggetti istituzionali e commerciali fanno dei nostri dati sul web. Oggi insisto con ancora più forza su questa necessità - scrive Bergamini - sperando che chi è al governo accolga la proposta, non avendo nulla da nascondere. Finché gli algoritmi non si sostituiranno ai politici in carne ed ossa spetterà a noi batterci per i nostri diritti. E vi prometto che per quel che mi riguarda non mi tirerò indietro".
Bergamini: privacy sempre più violata, urge commissione su web
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