Roma, 15 APR. – “Nel settore delle ceramiche, a causa della chiusura imposta dall’emergenza sanitaria, stiamo perdendo quote di mercato, rispetto ai competitor che hanno già riaperto, e si stanno mettendo a rischio il nostro export e l’economia dei distretti. Le industrie della ceramica, oltre a rappresentare un’eccellenza del made in Italy e ad essere leader in campo tecnologico, sono un modello da seguire che dimostra come si possa continuare a produrre in completa sicurezza per tutti”.
Lo afferma la deputata emiliana Benedetta Fiorini, segretario della Commissione Attività produttive della Camera e responsabile dipartimento eccellenze italiane di Forza Italia.
“Il protocollo firmato da Confindustria Ceramica con i sindacati di categoria, che prevede interventi condivisi per organizzare idonee condizioni a tutela e protezione dei lavoratori, - continua Fiorini - testimonia quanto sia grande la voglia di ripartire nell’imprescindibile rispetto per la salute dei lavoratori e di tutti. Le nostre aziende del settore delle ceramiche sono 228, fra industrie italiane di piastrelle di ceramica, ceramica sanitaria, stoviglie e materiali refrattari, impiegano 21 mila addetti diretti, che diventano 28 mila in via indiretta. Al momento, però, queste aziende sono quasi tutte ferme e i lavoratori quasi tutti in cassa integrazione. Non possiamo prolungare oltre il nostro blocco produttivo anche perché nel frattempo le aziende concorrenti di altri Paesi ci stanno sottraendo quote di mercato a livello internazionale che sarà difficile riconquistare. Poiché le condizioni per ripartire in totale sicurezza ci sono tutte, il Governo e il ministro Patuanelli devono senza indugio dare il via libera affinché sia consentito subito il riavvio dell’attività produttiva delle industrie della ceramica. Insistiamo nel chiedere – conclude Fiorini – che si predispongano subito protocolli di sicurezza specifici per ciascun settore produttivo in modo da poter ripartire immediatamente nel rispetto della salute e della sicurezza di tutti”.