Roma, 10 Apr. – “In Italia il prelievo fiscale sulle società è uno dei più alti a livello mondiale e questo va soprattutto a discapito delle piccole e medie imprese che non hanno la capacità finanziaria delle grandi multinazionali per poter delocalizzare in Paesi economicamente vantaggiosi”.
Lo dichiara in una nota l’eurodeputato della Lega Nord, Angelo Ciocca.
“Le imposte sui profitti di impresa delle società nell’Unione Europea – aggiunge Ciocca - sono squilibrate e creano forte concorrenza tra gli Stati membri. Questo fa sì che le grandi multinazionali possano insediarsi in Paesi che non solo assicurano migliori condizioni fiscali ma, per riuscire ad attrarre maggiori capitali esteri, tendono ad applicare sempre maggiori agevolazioni tributarie. In Italia il prelievo fiscale sulle società è uno dei più alti a livello mondiale, pari ad oltre il 64%, contro il 20% del Lussemburgo o il 24.5% di Cipro o il 26% dell’Irlanda. L’Unione Europea tramite il Comitato Economico e Sociale ha deciso di contrastare i paradisi fiscali all’esterno dei suoi confini, dimenticandosi però di quelli interni. Per questo motivo ho chiesto alla Commissione di riferire quali regolamentazioni tutelino la concorrenza sleale all’interno dell’UE al fine di contrastare la delocalizzazione e la desertificazione industriale dei Paesi con un alto prelievo fiscale”.
