Roma, 20 Giugno - “I nuovi tagli imposti dal Governo potrebbero comportare conseguenze pesantissime per i 1500 lavoratori del gruppo Ilva che operano presso la sede di Genova Cornigliano. L’Europa deve trovare una soluzione urgente per arginare la crisi del settore siderurgico che sta lasciando sul campo migliaia di posti di lavoro.”
Lo ha dichiarato l’europarlamentare leghista Angelo Ciocca, primo firmatario dell'interrogazione presentata alla Commissione Europea dalla Lega Nord.
“Il gruppo Ilva - dichiara Ciocca - è tra i maggiori in Europa nel settore della produzione e trasformazione dell'acciaio e si trova in amministrazione straordinaria dal 2015 per decisione del Ministero dello Sviluppo Economico italiano. Il piano industriale approvato dal Ministero e presentato da Am InvestCo Italy prevede esuberi per circa 4800 dei 14000 dipendenti. A rischio ci sono centinaia di lavoratori che già, come nel caso di Genova, si trovano da tempo in cassa integrazione. Questi tagli ricadranno pesantemente anche sui lavoratori dell'indotto e su una città già provata dalla perdurante crisi economica globale. Pertanto – conclude Ciocca - abbiamo chiesto alla Commissione Europea di dotarsi di una strategia che rilanci il settore siderurgico anche alla luce della concorrenza sleale di Paesi terzi che operano in sovrapproduzione distorcendo il mercato e violando le norme anti-dumping, anti-sussidi, contravvenendo alle regole delle economie di mercato”.