“La manovra del governo si conferma ancora una volta come un’occasione mancata per il rilancio della nostra economia. L’eufemismo usato dal premier, che l’ha definita snella, nasconde in realtà l’ennesima cura dimagrante che verrà imposta ai ceti più deboli. Non c’è traccia infatti di provvedimenti ‘sociali’, seppur limitati, che erano stati annunciati da Palazzo Chigi”.
Così il senatore pugliese di Forza Italia, Michele Boccardi, membro della Commissione Bilancio che aggiunge: “Positivo lo sconto per tre anni del 50% dei contributi per le aziende che assumono, sgravio portato al 100% per i giovani assunti al Sud, ma non si tratta di una misura a carattere strutturale, capace di contrastare quel sentimento di precarietà e mancanza di prospettive che soprattutto nel Mezzogiorno spinge sempre più giovani, spesso laureati, a emigrare anche all’estero in cerca di riscatto, come confermano gli anche ultimi dati della fondazione Migrantes. Inoltre la riduzione del carico fiscale alle imprese dovrebbe essere calcolata non sui nuovi assunti, ma sul numero dei lavoratori a tempo indeterminato altrimenti si penalizzano, anziché premiarle, le aziende che in questi anni di recessione hanno continuato a garantire i posti di lavoro veri e stabili. Infine – conclude Boccardi - la decisione da parte del governo di procedere a quasi ottomila nuove assunzioni nel pubblico impiego ha il sapore amaro di uno spot elettoralistico, destinato a far aumentare ancor di più il debito pubblico”.