Nola (Napoli), 7 febbraio 2017 - "E' tempo di accentuare le riflessioni in merito allo schema di decreto che a dicembre il Ministro Martina ha trasmesso alle autorità di Bruxelles per una prima verifica. Il provvedimento elaborato dal Ministero delle Politiche agricole e dal Ministero dello Sviluppo economico prevede l’introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine della materia prima anche per la filiera grano-pasta in modo da evidenziare se la pasta secca è prodotta in Italia o in un altro paese e l'area dove il grano è stato coltivato e macinato.
Il Ministro Martina, molto sensibile alle istanze della Coldiretti, mira ad aumentare il prezzo del grano italiano sottostimando però le problematiche dei produttori già stritolati dalla grande distribuzione organizzata e dal prezzo finale. Forse il Ministro pensa che le industrie della pasta non abbiano dipendenti e che intorno ad un pacco di spaghetti girino poche unità lavorative. Di fatto con questo decreto il Belpaese sta concedendo spazio ai concorrenti turchi, nordeuropei e nordafricani. Il decreto del Ministro Martina potrebbe definitivamente minare le tradizioni dell'industria italiana della pasta e i nostri vantaggi distintivi costruiti con grande sforzo nel corso di decenni dagli imprenditori italiani."
Lo afferma Luca Ferrara, amministratore unico del Pastificio Guido Ferrara Spa di Nola (Napoli)