Cosa sta accadendo a Roma?
La Legislatura volge al termine e purtroppo tante, troppe, promesse dei governi di sinistra non sono state mantenute: mi riferisco a tutti quei progetti per il Sud che sono stati annunciati ma non realizzati in concreto. Penso ai nostri giovani che sono emigrati in cerca di lavoro, alle famiglie che si sono impoverite, alle difficoltà delle imprese sottoposte ad una vera e propria oppressione burocratica e fiscale. Eppure la Puglia ha tutte le carte in regola per risalire la china, e secondo me deve farlo a partire da due settori, che poi sono spesso legati tra loro, il turismo e l’agricoltura.
A proposito di turismo, lei da pochi giorni è stato eletto presidente della sezione Wedding di Confindustria Bari e BAT. Si può puntare anche su questo settore?
Ne sono convinto tanto che contiamo di esportare questo esperimento pilota della Sezione Ricevimenti Confindustria Bari e BAT a tutta la Puglia e poi nel resto d’Italia. Il comparto dei ricevimenti promette interessanti prospettive di sviluppo, ma potrà coglierle solo se saprà superare la sua debole identità e la scarsa integrazione di filiera. Il wedding tourism in Puglia è in forte crescita e stiamo cercando di fare sistema anche con le istituzioni per adottare politiche che possano presto portare la Puglia a raggiungere in questo campo la notorietà di regioni come Toscana e Sardegna. Il wedding tourism è e sarà sempre più determinante per lo sviluppo economico ed occupazionale dei nostri territorio.
Renzi ammette di essere in calo. Era meglio quando stava al governo?
Renzi ha avuto una ascesa politica impressionante per l’alto consenso ricevuto inizialmente e per il brevissimo tempo in cui lo ha raggiunto. Molti italiani avevano riposto in lui la loro fiducia ma i cittadini non perdonano chi promette e poi non mantiene. Se l’aspettativa è grande è normale che poi la delusione sia altrettanto grande. E i numeri non lasciano scampo: l’Italia è fanalino di coda in Europa, cresciamo molto meno degli altri Stati europei, l’unica cosa in cui cresciamo molto, purtroppo, è il debito pubblico, che peserà enormemente sul futuro delle nuove generazioni.
Berlusconi sarà compatibile con Salvini che si candida a premier?
L’accordo è chiaro: il partito della coalizione di centrodestra che prenderà più voti indicherà al capo dello Stato il premier. Mi sembra una decisione corretta, democratica, di buonsenso: noi siamo certi che Forza Italia prenderà più voti della Lega perché per prestigio, competenza, capacità, il Presidente Berlusconi non ha rivali, né a sinistra né a destra.
Che ne pensa di questa legge elettorale?
La nuova legge elettorale è il frutto di un compromesso fra le maggiori forze politiche presenti in parlamento. Diciamo che, viste le condizioni, è la migliore possibile, ma non è quella per cui ci siamo battuti. Avremmo preferito una legge elettorale interamente proporzionale per cui al partito che ad esempio riceve dagli elettori il 20 per cento dei consensi, spetta il 20 per cento dei seggi parlamentari: chiedevamo una perfetta corrispondenza cioè fra volontà popolare e rappresentanza politica.
Fareste una alleanza con i 5 stelle, che ora aprono agli accordi?
I 5 stelle sono portatori di un programma elettorale incompatibile con il nostro, sono giustizialisti e pauperisti: loro vogliono aumentare la tassazione, noi diminuirla. Siamo quindi assolutamente su due strade opposte. E’ davvero importante che gli elettori che in questi anni si sono rifugiati nell’astensione tornino a votare, e a votare per Forza Italia, perché il ceto medio sarebbe il primo ad essere penalizzato da una eventuale vittoria dei grillini. I grillini dove amministrano stanno facendo danni: chi vuole far progredire la Puglia e l’Italia non può certamente votare per i 5 stelle.
Che bilancio fa del suo mandato?
Come lei sa, il mio mandato è iniziato a seguito della prematura scomparse del compianto amico e senatore Donato Bruno. Per la parte di legislatura che ho trascorso in Senato ogni giorno mi sono impegnato per la nostra terra, la Puglia, cercando di onorare la memoria di una personalità amata e rispettata da tutti, colleghi e avversari, di grande competenza e sobrietà come appunto era Donato Bruno. Detto ciò, ho rispettato e mantenuto l’impegno preso con gli elettori di difendere in Parlamento gli interessi e i valori dei nostri territori e dei nostri concittadini. E ringrazio il Presidente Berlusconi non solo di avermi dato l’onore di rappresentare la Puglia al Senato della Repubblica, ma di avermi assegnato, nonostante io sia al primo mandato, alla Commissione Bilancio che è la Commissione più importante dove passano tutti i provvedimenti legislativi. Questa è stata senz’altro una attestazione di stima nei miei confronti.