13 GIU. - “Con il nuovo regolamento sull’etichettatura energetica votato oggi a Strasburgo, l’Europa, con il pretesto di ridurre i consumi e l’inquinamento, infligge un altro durissimo colpo al settore degli elettrodomestici che in Italia continua a delocalizzare perdendo migliaia di posti di lavoro”.
Così l’Europarlamentare della Lega Nord Angelo Ciocca durante il suo intervento al Parlamento Europeo.
“Non vi è bastato distruggere gran parte delle produzioni nel settore elettrodomestico - denuncia Ciocca rivolgendosi all’Aula -. In 7 anni abbiamo perso 20 milioni di pezzi prodotti, e decimato un comparto lavorativo che contava oltre 130 mila addetti. Oggi, migliaia di cucine, congelatori, condizionatori e lavatrici vengono prodotte nei Paesi asiatici”. “Con questo nuovo regolamento si persevera nel percorrere la direzione sbagliata: si va infatti a chiedere alle aziende che si erano adeguate alle normative europee sulle classi energetiche ABCDEFG nel 1998, da A+ ad A++ nel 2003 fino ad A+++ nel 2010, di ritornare alle classi in uso nel ‘98 riparametrate però a standard superiori. Le aziende che hanno fatto investimenti e sacrifici per essere in una attuale classe A+, si troveranno presto ad un livello inferiore e dovranno mettere in campo ulteriori sforzi per ritornare a classi più virtuose. Questi costi - continua Ciocca - ricadono ancora una volta sulle imprese determinando un costo maggiore nelle produzioni e una conseguente delocalizzazione di aziende all’estero. Se questa Europa vuole veramente affrontare il tema dell’inquinamento - conclude - deve riportare le produzioni nei Paesi dell’Unione dove esiste una vera cultura del rispetto dell’ambiente”.