Roma, 8 mar. - "Quella di ultimo arrivato nel Consiglio europeo puo' essere la posizione migliore per affermare la sobria esigenza di assumersi le responsabilita' di italiani in Europa e di europei d'Italia. La mia sensazione e' che lei questo lo l'abbia gia' fatto rivendicando per il nostro paese la mancanza di vanita' da primi della classe, ma con orgoglio nel far valere le prerogative nazionali e sovranazionali". Lo ha detto il senatore Luigi Compagna, rivogendosi nell'aula di Palazzo Madama al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. "Per intenderci, mai piu' Ventotene. E' stata un'inutile pagliacciata, cui si e' sottoposta la diplomazia italiana, tedesca, europea, che - ha aggiunto Compagana - quattro settimane dopo e' stata schiaffeggiata a Bratislava, neanche in sede di Consiglio, ma in sede di una conferenza stampa tesa ad un inflessibile negoziato sulle clausole di salvaguardia a uso tutto interno". "In tema di immigrazione ci attendiamo molto dal collega Minniti che ora e' al Viminale. Che senso ha quel giro tossico di Regioni, cooperative, prefetti, enti locali? Un giro tosscio che va da San Severo a 'Mafia Capitale' e che non possiamo scaricare sull'Europa. Queste sono prerogative di un'Italia che non ci piace. Lo Stato nazionale - ha concluso Compagna - non deve consegnare se stesso alla miseria dello Stato delle autonomie".
